Accuse di rapimento e tortura nel calcio: il presidente del Victoria United sotto accusa, mentre il portiere coinvolto nega tutto.
Nel mondo del calcio camerunese, emergono talvolta storie che vanno oltre il semplice gioco, toccando aspetti profondamente umani e sociali. Il Victoria United di Limbé, squadra che ha recentemente conquistato il titolo nazionale, è al centro di una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e messo in discussione l’integrità del calcio locale.
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Accuse di combine e scommesse illecite
Tutto ha avuto inizio con le accuse mosse contro il giovane portiere del Victoria United, Éric Parfait Djomeni, sospettato di aver venduto delle partite dopo aver scommesso contro la propria squadra sul sito 1XBet. Secondo quanto riportato dai media locali, il presidente del club, Valentin Kwain, lo avrebbe fatto portare al commissariato locale per costringerlo a confessare. Djomeni avrebbe però negato ogni addebito ed è stato rilasciato poco dopo.
A quel punto, la situazione si sarebbe aggravata. Secondo quanto denunciato dalla madre del giocatore, due uomini inviati da Kwain avrebbero rapito il portiere e lo avrebbero portato nella villa del presidente, dove sarebbe stato sottoposto a torture per estorcergli una confessione. La donna, disperata, si è recata agli uffici del club per chiedere spiegazioni, senza ottenere risposta.
“Non so perché mio figlio sia detenuto qui. È tenuto come un prigioniero, è lì ed è stato preso a sberle” ha dichiarato la madre di Djomeni. “Ho guardato le sue natiche e ho visto i segni della frusta. L’ho visto ma poi non so dove sia stato portato. Sono triste e se partirò di qui senza mio figlio, non so come farò a dormire. Mi ha raccontato che gli avevano scritto chiedendogli di accettare che avesse venduto delle partite. Non posso parlare con mio figlio, non so dove sia. Sono arrivata a Limbé da Douala e non me ne andrò senza di lui.”
La smentita ufficiale e il video controverso
Il Victoria United ha prontamente reagito alle accuse con un comunicato ufficiale: “Circolano voci false che stanno gettando fango sulla nostra squadra. Non c’è nulla di vero.”
A stretto giro, è apparso anche un video in cui lo stesso Djomeni smentisce le dichiarazioni della madre e delle fonti sindacali: “Come vedete non sono stato rapito. Ci stiamo allenando normalmente, non ci sono problemi. Quello che è uscito online non è vero. Ho visto mia madre ieri.”
Nonostante la smentita, molti si chiedono se il video sia stato realizzato sotto pressione, considerando la gravità delle accuse e il contesto del calcio camerunese, spesso scosso da scandali. La verità, per ora, resta avvolta nel mistero.
⚫️⚪️ Éric Parfait Djomeni, gardien de Victoria United :
— AllezLesLions (@AllezLesLions) February 25, 2025
« On s’entraîne normalement. Il n’y a pas de problèmes. Tout ce qui s’est dit sur les réseaux n’était pas vrai. J’ai eu à recevoir ma mère hier. Tout le monde peut venir me voir. Je ne suis pas séquestré ». 🧤🇨🇲
🎥… pic.twitter.com/9zsMhMzwdT